mercoledì 5 agosto 2009

Workshop seasonal staff

L'altro giorno io e Michele abbiamo dovuto, obbligati dai nostri superiori (come e' umano lei!), seguire un workshop per il seasonal staff. Allora, il workshop e' un "negozio di lavoro" mentre il seasonal staff e' il personale di stagione. Quindi in sostanza abbiamo dovuto seguire un negozio di stagione dove vendevano pillole di saggezza per i lavoratori stagionali.
A parte gli scherzi, qui, questi incontri per chi lavora all'universita' sono piuttosto frequenti, ce ne sono almeno un paio la settimana e sono veramente una pera assurda. Si tratta di quegli incontri stile americano di autostima e autoincoraggiamento a fare meglio e di piu' per il sistema. Insomma, abominevole.
A parte che gia' le premesse, dal mio punto di vista, erano sbagliate. Il discorso iniziale infatti e' stato questo: ragazzi, qui bisogna aumentare la qualita' della didattica altrimenti gli studenti non si iscrivono a questa universita' e noi rimaniamo senza soldi. Insomma, un business in piena regola...tanto per rimanere in tema di monetizzazione della cultura. Mi direte che anche da noi e' cosi'. Certo, le universita' su qualcosa devono campare, ma qui gli studenti pagano somme da capogiro...si tratta a volte anche di 10 mila euro all'anno. Chiaramente le universita' ricevono pochissimi soldi dal governo e quindi devono sostenersi tramite gli iscritti. Il che, come concetto, non e' malaccio: gli studenti si iscrivono perche' la qualita' della didattica e' buona...peccato che, essendo costretti a pagare delle somme da capogiro per fare l'universita', gli studenti si aspettino anche di passare gli esami per, chiaramente, non dover ripagare la stessa somma over and over again e, quindi, la qualita' della didattica scende perche' per attrarre studenti bisogna anche far vedere che li laurei quasi tutti. Ok, respiro. In pratica, con questo sistema, i bei vecchi esami in cui su 150 persone ne passano 15 non esistono. Con questo sistema sono gli studenti ad avere ragione e la meglio, ad avere la pappa pronta e potersi sbattere al minimo, tanto l'esame o lo si passa o lo si passa, senza eccezioni.
Francamente lo trovo un po' pericoloso come sistema e trovo anche che sia troppo simile al sistema americano dove l'universita' e' totalmente un business...e in piu' ti devi sorbire queste pere di tre o piu' ore di autoconvicimento di "yes, we can!".

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