venerdì 26 giugno 2009

La Donna di Vitruvio

E' ormai nota a tutti l'esistenza di un fratello minore (e più etero sessuale) di Leonardo Da Vinci soprannominato Leonardo Da Siena dai suoi amici di vecchia data quali: Botticelli (Sandro "Er fruttarolo" per gli amici), il Ghirlandaio (Domenico "Mimmo" per gli amici), il Perugino, Andrea del Verrocchio, il Vasari (Giorgio "Er patata" per gli amci) e Michelangelo, ma anche da personaggi illustri quali Ludovico il Moro, Nicolo Macchiavelli, Luigi XII di Francia, Gian Galeazzo Sforza e consorte Isabella d'Aragona, Cesare Borgia e Lorenzo De' Medici (a cui va una menzione speciale per le feste organizzate a Palazzo Grazioli con le tre grazie e a Villa Certosa con la Venere di Milo e la Venere dell'amico Botticelli, chiaramente a sua insaputa).
Qui sotto ne vediamo uno dei rari ritratti, conservato alla Pinacoteca Babudoiu di Roma.

Una delle opere recentemente scoperte di questo immenso artista, sempre un po' all'ombra del fratello maggiore Da Vinci, è l'ormai famosissima Donna di Vitruvio. Ancora non si sa la discendenza della fanciulla, ma pare sia una principessa di una potentissima tribù celtica proveniente dal freddo Nord. Ci sono due versioni su come Leonardo sia venuto a conoscenza della Donna: la prima afferma che la Donna sia la sorella gnocca (o foca come si legge sul manoscritto) della Monnalisa, rinchiusa però per anni nelle segrete del castello a causa
dell'estrema gelosia della sorella. La seconda afferma invece che la Donna sia in realtà vissuta come moglie di Vitruvio nell'epoca romana. Quest'ultima versione è però la meno accreditata dagli studiosi a causa degli evidenti abiti indossati dalla fanciulla che sorpassano di qualche anno le famose toghe romane. E' anche vero però, che essendo lei una principessa del Nord, abbia potuto vivere in quel di Cinisello Balsamo, la città a pochi chilometri da Mediolanum famosa all'epoca per i ricchi broccati in jeans e la moda più "birichina" e meno coprente rispetto ai cuggini romani aho.
Il tutto chiaramente rimane un mistero, orde di studiosi e ricercatori si son già messi sul caso sperando che le generazioni future possano giovare di questo capolavoro e di quest'artista ancora purtroppo poco conosciuto.
Ma come si suol dire: impara l'arte e mettila da parte!


By Angela Piero & figli
Si ringrazia la Rai di Roma, il Ministero della Cultura, l'ing. Paola Dutto e l'ing. arch. Michele Buono Mascagni

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